Il buon chirurgo è quello che, sulla base delle esperienze maturate durante la sua carriera adatta ad ogni caso specifico la tecnica più appropriata. Egli si deve comportare come un sarto, cucendo per ogni cliente, il vestito nella misura giusta. Purtroppo anche nel nostro mestiere esistono le “mode” e talvolta l’informazione giunge alla massa non attraverso canali scientifici, ma per diffusione sui rotocalchi. Bisogna diffidare delle panacee,dei rimedi facili per tutti. Non esistono interventi piccoli o grandi, ma interventi che vanno bene o male, non esistono interventi facili o difficili, ma interventi che il chirurgo sa o non sa fare. Le tecniche mini invasive e le percutanee sia sulla mano che sul piede danno grosse soddisfazioni in quanto salvaguardano più delle altre l’estetica. Esse vanno però applicate con prudenza, con le giuste indicazioni e certamente nei pazienti più giovani e meno gravi.